SCEGLIERE DI VIVERE È ATTO DI CORAGGIO NON DI VILTA'
Il monologo di Amleto letto da Pino Schiesari
Un mio video in una nuova edizione
Una mia lettura. Purtroppo la mia voce non è più quella di
un tempo perché l'età non modifica solo l'aspetto, ma porta anche altre
modifiche al resto del corpo.
Ho tratto il testo virgolettato da:
https://www.studenti.it/essere-o-non-essere-il-monologo-di-amleto.html
"Amleto è una delle tragedie più famose di William
Shakespeare, probabilmente fu scritta tra il 1600 e il 1602. Il protagonista
della storia è Amleto, figlio del re di Danimarca anche lui di nome Amleto. Una
notte, Amleto vede apparire sugli spalti del castello di Elsinore lo spettro di
suo padre, da poco morto a causa di un veleno che gli è stato versato
nell’orecchio mentre dormiva. Il vecchio Amleto rivela a suo figlio la verità
sulla sua morte, ossia di essere stato avvelenato da suo fratello Claudio per
impossessarsi della corona, e gli chiede vendetta per la propria morte."
Nel monologo Amleto spiega che il motivo per cui l’essere
umano non decide di togliersi la vita è la paura di trovare qualcosa di
peggiore dopo la morte e per questo è portato a sopportare e a soffrire.
Ma a mio parere questa famosa riflessione dell'essere o non essere è un
profondo esame dell’esistenza e della condizione umana. La decisione di Amleto
di continuare a vivere, nonostante i suoi dubbi e le sue sofferenze, può essere
vista come un atto di coraggio, in quanto sceglie di affrontare le incertezze
della vita piuttosto che rifugiarsi nell’ignoto della morte. Questa scelta
riflette la complessità del suo personaggio e la lotta interiore tra azione e
inerzia, un tema centrale dell’opera di Shakespeare.
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