mercoledì 10 febbraio 2016

LITORALE E VALLI DALLA FOCE DELL’ADIGE AL PO DI LEVANTE

LITORALE E VALLI 
DALLA FOCE DELL’ADIGE AL PO DI LEVANTE

Un amico in un post FB del Gruppo Polesine ha citato una frase scritta da Pasolini nel 1959, nel  libro “La lunga strada d’Italia” a proposito del Polesine:

“Qui, intorno al Delta del Po, l’uomo pare aver vinto: ma è una vittoria precaria, stentata, la sua. La palude, imprigionata, repressa, traspare in ogni luogo, diffonde nell’aria la sua profonda, vergine, selvaggia, nordica, malinconia.” 


 L’uomo ha si vinto, ed è una vittoria definitiva, non precaria. Non c’è più nessuna palude. Quelle che si vedono sono lagune e valli da pesca, per fortuna rimaste a preservare la biodiversità della natura, costituita dal mondo alato, da quello acquatico e quello vegetale; alla palude ha strappato terre da coltivare. Ha costruito dighe con grossi massi per proteggere la costa e le spiagge dall’erosione del mare. Ha creato canali di scolo e irrigazione. Ha eretto argini di protezione ed infine ha creato luoghi di riposo, relax e divertimento affrancandosi dagli anni degli stenti e della miseria. Questi luoghi (nordici rispetto al resto d’Italia) sono ora nell’elenco mondiale delle “Riserve di Biosfera Unesco”, dove Uomo e Natura sono tutt’uno, come nel resto dei due Parchi Regionali, la cui origine è l'acqua dei fiumi.



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