LITORALE E VALLI
DALLA FOCE DELL’ADIGE AL PO DI LEVANTE
Un amico in un post FB del Gruppo Polesine ha citato una
frase scritta da Pasolini nel 1959, nel libro “La lunga strada d’Italia” a proposito
del Polesine:
“Qui, intorno al Delta del Po, l’uomo pare aver vinto: ma è
una vittoria precaria, stentata, la sua. La palude, imprigionata, repressa,
traspare in ogni luogo, diffonde nell’aria la sua profonda, vergine, selvaggia,
nordica, malinconia.”
L’uomo ha si vinto, ed
è una vittoria definitiva, non precaria. Non c’è più nessuna palude. Quelle che si vedono
sono lagune e valli da pesca, per fortuna rimaste a preservare la biodiversità
della natura, costituita dal mondo alato, da quello acquatico e quello vegetale; alla palude ha
strappato terre da coltivare. Ha costruito dighe con grossi massi per
proteggere la costa e le spiagge dall’erosione del mare. Ha creato canali di
scolo e irrigazione. Ha eretto argini di protezione ed infine ha creato luoghi di
riposo, relax e divertimento affrancandosi dagli anni degli stenti e della
miseria. Questi luoghi (nordici rispetto al resto d’Italia) sono ora nell’elenco
mondiale delle “Riserve di Biosfera Unesco”, dove Uomo e Natura sono tutt’uno, come nel resto dei due Parchi Regionali, la cui origine è l'acqua dei fiumi.
CLICCA PER GUARDARE IL VIDEO