IL FARO DI PILA A PUNTA MAESTRA
NEL DELTA DEL PO
DI PROPRIETA' DELLA MARINA MILITARE
Da Google Earth - Foto di Claudio Pedrazzi
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Da lontano ormai si vede di più la ciminiera della
centrale termoelettrica di Polesine Camerini, posta sulla sponda sud dello stesso tratto di fiume, che d'altra parte con
i suoi 250 m è la costruzione in muratura più alta
d'Italia.
Tutto intorno valli, barene, casoni di canna palustre e rami minori del
fiume (Busa di Tramontana e Busa di Scirocco), verso sud la spiaggia sabbiosa di Scano Boa
paradiso e luogo di nidificazione di gabbiani, sterne e
beccacce di mare.
Capanno di Scano Boa, ricostruito dopo l'incendio doloso del 2014 |
Il 12 febbraio
1944 naufragò davanti a Punta Maestra la nave traghetto San Giorgio, costruita
a Trieste nel 1914.
Parlare del Faro di
Pila è anche l'occasione per approfondire la terminologia delle zone del delta, indispensabile per capire il territorio:
Busa: ramo fluviale
in fase di formazione e non arginato quindi ancora soggetto a dinamiche di carattere naturale, la busa si trova in prossimità delle foci
Scanno: sottile lingua di sabbia formata dal deposito dei
detriti fluviali ai lati della foce del fiume
Laguna: bacino di acqua
salmastra poco profondo a ridosso del mare dal quale è separato dagli scanni
Valle: bacino di acqua
salmastra poco profondo la cui gestione idrica è regolata dall'uomo, si trovano a ridosso delle lagune dalle quali, attraverso chiuse, si
approvvigionano di acqua
Sacca: simile alla laguna ma con una più ampia apertura
verso il mare tale da risentire
direttamente dell'influenza marina