IL MAGNIFICO DELTA DEL PO
NEL POLESINE
Un video con immagini del Delta del Po nel Polesine riprese
da droni. Sono spezzoni di immagini tratte da video pubblicati in YouTube da Michele
Balbo (https://youtu.be/ECbpuSJCM60), Natale Guerrini (https://youtu.be/2f45HhEW6VA)
e in https://pinoschiesari.blogspot.com/2017/06/il-magnifico-polesine-ed-il-suo-delta.html
È il Delta visibile dall’alto. Immagini che sembrano disegni
sull’acqua. Sembrano un altro mondo senza vita ed invece, scendendo a terra, ci
sono strade, case, ponti ed alti argini per contenere le acque dei vari rami del
PO. A mare ci sono spiagge gioiello frequentatissime e spiagge ancora
incontaminate. Sulla costa pinete e rigogliosa vegetazione.
È una delle aree umide di acqua più vaste d’Europa che
bisogna preservare e proteggere, creata dal fiume, e dall'opera dell'uomo che
nei secoli ne ha regimentato le acque, bonificato i terreni e creato
insediamenti. È un’area dove natura, storia, tradizione, cultura, arte ed
“economia” si intrecciano e compendiano. Il 9 giugno 2015 l’Unesco ha inserito il
Delta del PO nell’elenco delle “Riserve Mondiali delle Biosfera”, dalla foce
dell’Adige, in Veneto, alla foce del Reno, in Emilia-Romagna: il Delta “attivo”
e il Delta “storico” con le medesime caratteristiche.
POLESINE CAMERINI PORTO TOLLE (RO),
UN’ISOLA NELLA PUNTA DEL
DELTA DEL PO
“Parlare di Polesine Camerini come di una semplice frazione
è abbastanza riduttivo; si tratta di una intera isola che, fino agli anni '50,
contava, oltre all'omonimo abitato principale, anche diverse borgate di
rilievo.
Lungo il Po di Tolle c'era Schiavon con la scuola, un forno
e l'osteria, Busazza, Pellestrina e Forti, lungo il Po di Pila c'erano Ocaro
con la scuola e l'osteria (oggi rinomato ristorante di specialità locali) e
Pila di Polesine Camerini con la centrale del metano.
L'Isola di Polesine Camerini nasce all'incirca nel 1759
quando il Po di Tolle si sdoppia originando il Po di Pila e l'apporto di detriti
dà vita a canneti, paludi e valli da pesca. In una mappa del 1798 l'isola è
divisa in quattro zone: Polesine Ocaro (Ca' Viviani), Polesine Baiocchi, Ca'
Mandrini e, forse, Busazza.
Nel 1859 gli austriaci erigono due fortezze sull'estuario
del Canarin e presso Forti: si voleva impedire a navi nemiche di risalire i due
rami navigabili del Po, intanto, tra il 1836 e il 1878 i Camerini acquistano
l'isola con l'esclusione di Pellestrina e Forti. Del 1886 è la costruzione del
grande palazzo padronale, tuttora esistente, delle stalle, dei magazzini e
della vasta aia.
Inizia lo sfruttamento agricolo dell'isola che chiama
braccianti da altri paesi. Una grave piaga, oltre alle malattie dovute alla
precarietà delle condizioni di vita, erano le alluvioni: ben 16 tra il 1879 ed
il 1966. Nel 1907 i Camerini costruiscono una idrovora a vapore e scavano
canali d'irrigazione: l'agricoltura, allora soprattutto come risaie, iniziò a
prendere il sopravvento sulle altre attività tradizionali quali la pesca e la
caccia.
Quando negli anni '50 si profilò la riforma agraria, i duchi
Camerini iniziarono a vendere le terre per costruire case ma dal 1952 l'Ente
Riforma inizia ad espropriare i terreni per distribuirli ai contadini. Nel 1954
il paese dispone della chiesa, completa di campanile, dell'asilo, del teatro
sociale, del campo sportivo e della piazza. È da ricordare che dopo l'ultima
alluvione, nell'ambito dei lavori di ristrutturazione della piazza, era
prevista l'istallazione di un monumento ma gli abitanti, visti i bozzetti, lo
rifiutarono finanziando autonomamente l'attuale monumento ai caduti.
Fino a quarant'anni fa, l'isola era collegata al resto del
Comune da un traghetto e da barche, nel 1957 fu aperto un ponte che però, dopo
poco tempo si incrinò. Fu approntato allora un ponte provvisorio di barche e
quindi fu costruito l'attuale ponte.”
(http://www.comune.portotolle.ro.it/web/portotolle/)
Nel 1973 l'ENEL iniziò la costruzione della centrale
termoelettrica, l'impianto sorge sulla riva destra del Po di Pila su un'area di
205 ettari. L’impianto ha cessato le
attività di produzione il 1° gennaio 2015.
Il 28 giugno, nella sede della Regione Veneto a Venezia è
stato firmato il preliminare di vendita tra Enel e Human Company relativo all’
area, che diverrà un “VILLAGGIO TURISTICO” CON IL NOME DI “DELTA FARM” (vedasi
il nostro post del 1° luglio 2019 e le notizie di stampa).
Nel video immagini ottenute da Google Earth e da video
pubblicati in Youtube da @Damiano Salvatico e @Ermanno Marangon, fra queste
quelle del Ristorante “Canarin”, vicinissimo all’ex Centrale.
Anche Enel ha pubblicato un video in YouTube dal titolo “La
centrale di Porto Tolle vista dal drone”
VISITA VIRTUALE NELL'ISOLA DI ARIANO
Non più paludi, ma un territorio compreso fra imponenti
arginature che costringono le acque del Po in tre dei cinque principali rami:
il Po di Venezia, il Po di Goro e il Po di Gnocca. Tre i Comuni nell’Isola:
ARIANO, dal quale prende il nome l’Isola; TAGLIO DI PO, che ha preso il nome
dall’imponente opera del 1604 della Serenissima Repubblica di Venezia e
CORBOLA, che richiama una antica misura di terra, necessaria per seminarvi una
“corba” (cesta) di grano. Un piccolo tratto ad est, tra le foci del Po di Goro
e di Gnocca è sul Mare Adriatico. La superficie complessiva attuale supera i
178 km quadrati; prima del 1600 la superficie era poco più di 36 km quadrati.
Nel 2017, nell’Isola vivevano circa 15.000 persone, ma nel
1936 erano più del doppio; facile intuire il motivo, anzi i motivi, comuni al
resto del Delta del Po e del Polesine.
Il territorio fa parte del Delta del Po, del Parco Veneto
omonimo e del più ampio territorio costituito dalla “Riserva di Biosfera Delta
del Po” Unesco. La parte sud/ovest è lunga circa 45 km. da Santa Maria in punta
a Bacucco, si estende per tutta la lunghezza del Po di Goro, il quale è anche
confine tra le Regioni Veneto ed Emilia-Romagna.
PONTI: a garantire il collegamento con il resto della
provincia di Rovigo e con la provincia di Ferrara i seguenti ponti. Sulla SR
495 il ponte che collega il territorio di Adria ed attraversa il Po di Venezia
lungo 1015 metri. Sulla medesima direttrice, il ponte che attraversa il Po di
Goro nei pressi di Ariano, oltre al vecchio ponte che assicura il collegamento
fra Ariano Polesine ed Ariano Ferrarese. Sulla Statale Romea SS 309 il ponte
fra Porto Viro e Taglio di Po che attraversa il Po di Venezia lungo 1139 metri;
sulla stessa direttrice, fra Rivà d’Ariano (RO) e Mesola (FE) il ponte che
attraversa il Po di Goro. Il collegamento fra l’Isola di Ariano e l’Isola della
Donzella, la maggiore fra le tre del Comune di Porto Tolle, è assicurato dal
ponte che attraversa il Po di Gnocca o della Donzella, nei pressi di Cà
Tiepolo, sede del Comune di Porto Tolle. Ma i ponti più caratteristici sono
quelli nell’estremo Delta, i ponti di barche: quello di Santa Giulia sul Po di
Gnocca e quello di Gorino sul Po di Goro.
Dal punto di vista idrogeologico sono presenti e ancora
visibili dei paleo-alvei, antichi alvei del fiume Po abbandonati, inglobati nei
fertili terreni circostanti. A testimonianza della giovinezza del territorio i
terreni sono torbosi e diventano più sabbiosi man mano che ci si avvicina al
mare. Sono ancora visibili, sopravvissute a dissennate attività di cava, alcune
dune fossili, testimoni dell'antico confine col mare, formatesi più di 2.000
anni fa.
Sino alla costruzione delle grandi arginature nel XX secolo
l'isola è sempre stata soggetta ad alluvioni sin dai tempi antichi. L'isola di
Ariano non è stata coinvolta nell'alluvione del 1951; ha tuttavia subito in
anni recenti due alluvioni, entrambe dovute alla rottura dell'argine sul Po di
Goro:
il 20 giugno 1957, la rotta in località Ca' Vendramin allagò
circa 7.700 ettari;
il 2 novembre 1960, la rotta in località Rivà allagò circa
800 ettari.
Il video che segue è opera mia, montato con foto e spezzoni
di miei precedenti video, cartine ed immagini tratte da Google Earth.
Purtroppo, per contenere i tempi di visualizzazione, ho omesso molte immagini,
ma ho voluto dare risalto al Museo della Bonifica di Cà Vendramin e al sito di
San Basilio, il primo quale testimonianza dell’immensa opera dell’uomo; il
secondo per testimoniare che anche i territori del Polesine hanno “Storia” e
passato al pari di altri territori molto più conosciuti e blasonati.
DAL DELTA A MELARA LUNGO IL PO NEL POLESINE
Una esercitazione grafica con GOOGLE EARTH
Google Earth è un software che genera immagini virtuali
della Terra utilizzando immagini satellitari ottenute dal telerilevamento
terrestre, fotografie aeree e dati topografici memorizzati in una piattaforma
GIS. Il programma è distribuito gratuitamente dalla società Google.
I testi che descrivono i luoghi sono nel Portale Ufficiale
del Turismo della Provincia di Rovigo:
http://polesineterratraduefiumi.it/pa...
I COMUNI NEL DELTA (in ordine alfabetico)
Adria - Ariano nel Polesine – Corbola – Loreo – Papozze -
Porto Tolle - Porto Viro – Rosolina - Taglio di Po
I COMUNI LUNGO LA RIVA SINISTRA DEL PO (in ordine
alfabetico)
Bergantino – Calto – Canaro – Castelmassa - Castelnovo
Bariano – Ceneselli – Crespino – Ficarolo Gaiba - Guarda Veneta – Melara –
Occhiobello – Polesella – Salara – Stienta - Villanova Marchesana
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