martedì 3 settembre 2019

IL MAGNIFICO DELTA DEL PO NEL POLESINE - ITALIA

IL MAGNIFICO DELTA DEL PO 
NEL POLESINE

Un video con immagini del Delta del Po nel Polesine riprese da droni. Sono spezzoni di immagini tratte da video pubblicati in YouTube da Michele Balbo (https://youtu.be/ECbpuSJCM60), Natale Guerrini (https://youtu.be/2f45HhEW6VA) e in https://pinoschiesari.blogspot.com/2017/06/il-magnifico-polesine-ed-il-suo-delta.html
È il Delta visibile dall’alto. Immagini che sembrano disegni sull’acqua. Sembrano un altro mondo senza vita ed invece, scendendo a terra, ci sono strade, case, ponti ed alti argini per contenere le acque dei vari rami del PO. A mare ci sono spiagge gioiello frequentatissime e spiagge ancora incontaminate. Sulla costa pinete e rigogliosa vegetazione.
È una delle aree umide di acqua più vaste d’Europa che bisogna preservare e proteggere, creata dal fiume, e dall'opera dell'uomo che nei secoli ne ha regimentato le acque, bonificato i terreni e creato insediamenti. È un’area dove natura, storia, tradizione, cultura, arte ed “economia” si intrecciano e compendiano. Il 9 giugno 2015 l’Unesco ha inserito il Delta del PO nell’elenco delle “Riserve Mondiali delle Biosfera”, dalla foce dell’Adige, in Veneto, alla foce del Reno, in Emilia-Romagna: il Delta “attivo” e il Delta “storico” con le medesime caratteristiche.




POLESINE CAMERINI PORTO TOLLE (RO), 
UN’ISOLA NELLA PUNTA DEL DELTA DEL PO

“Parlare di Polesine Camerini come di una semplice frazione è abbastanza riduttivo; si tratta di una intera isola che, fino agli anni '50, contava, oltre all'omonimo abitato principale, anche diverse borgate di rilievo.
Lungo il Po di Tolle c'era Schiavon con la scuola, un forno e l'osteria, Busazza, Pellestrina e Forti, lungo il Po di Pila c'erano Ocaro con la scuola e l'osteria (oggi rinomato ristorante di specialità locali) e Pila di Polesine Camerini con la centrale del metano.
L'Isola di Polesine Camerini nasce all'incirca nel 1759 quando il Po di Tolle si sdoppia originando il Po di Pila e l'apporto di detriti dà vita a canneti, paludi e valli da pesca. In una mappa del 1798 l'isola è divisa in quattro zone: Polesine Ocaro (Ca' Viviani), Polesine Baiocchi, Ca' Mandrini e, forse, Busazza.
Nel 1859 gli austriaci erigono due fortezze sull'estuario del Canarin e presso Forti: si voleva impedire a navi nemiche di risalire i due rami navigabili del Po, intanto, tra il 1836 e il 1878 i Camerini acquistano l'isola con l'esclusione di Pellestrina e Forti. Del 1886 è la costruzione del grande palazzo padronale, tuttora esistente, delle stalle, dei magazzini e della vasta aia.
Inizia lo sfruttamento agricolo dell'isola che chiama braccianti da altri paesi. Una grave piaga, oltre alle malattie dovute alla precarietà delle condizioni di vita, erano le alluvioni: ben 16 tra il 1879 ed il 1966. Nel 1907 i Camerini costruiscono una idrovora a vapore e scavano canali d'irrigazione: l'agricoltura, allora soprattutto come risaie, iniziò a prendere il sopravvento sulle altre attività tradizionali quali la pesca e la caccia.
Quando negli anni '50 si profilò la riforma agraria, i duchi Camerini iniziarono a vendere le terre per costruire case ma dal 1952 l'Ente Riforma inizia ad espropriare i terreni per distribuirli ai contadini. Nel 1954 il paese dispone della chiesa, completa di campanile, dell'asilo, del teatro sociale, del campo sportivo e della piazza. È da ricordare che dopo l'ultima alluvione, nell'ambito dei lavori di ristrutturazione della piazza, era prevista l'istallazione di un monumento ma gli abitanti, visti i bozzetti, lo rifiutarono finanziando autonomamente l'attuale monumento ai caduti.
Fino a quarant'anni fa, l'isola era collegata al resto del Comune da un traghetto e da barche, nel 1957 fu aperto un ponte che però, dopo poco tempo si incrinò. Fu approntato allora un ponte provvisorio di barche e quindi fu costruito l'attuale ponte.” (http://www.comune.portotolle.ro.it/web/portotolle/)
Nel 1973 l'ENEL iniziò la costruzione della centrale termoelettrica, l'impianto sorge sulla riva destra del Po di Pila su un'area di 205 ettari.  L’impianto ha cessato le attività di produzione il 1° gennaio 2015.
Il 28 giugno, nella sede della Regione Veneto a Venezia è stato firmato il preliminare di vendita tra Enel e Human Company relativo all’ area, che diverrà un “VILLAGGIO TURISTICO” CON IL NOME DI “DELTA FARM” (vedasi il nostro post del 1° luglio 2019 e le notizie di stampa).
Nel video immagini ottenute da Google Earth e da video pubblicati in Youtube da @Damiano Salvatico e @Ermanno Marangon, fra queste quelle del Ristorante “Canarin”, vicinissimo all’ex Centrale.
Anche Enel ha pubblicato un video in YouTube dal titolo “La centrale di Porto Tolle vista dal drone”





VISITA VIRTUALE NELL'ISOLA DI ARIANO

Non più paludi, ma un territorio compreso fra imponenti arginature che costringono le acque del Po in tre dei cinque principali rami: il Po di Venezia, il Po di Goro e il Po di Gnocca. Tre i Comuni nell’Isola: ARIANO, dal quale prende il nome l’Isola; TAGLIO DI PO, che ha preso il nome dall’imponente opera del 1604 della Serenissima Repubblica di Venezia e CORBOLA, che richiama una antica misura di terra, necessaria per seminarvi una “corba” (cesta) di grano. Un piccolo tratto ad est, tra le foci del Po di Goro e di Gnocca è sul Mare Adriatico. La superficie complessiva attuale supera i 178 km quadrati; prima del 1600 la superficie era poco più di 36 km quadrati.
Nel 2017, nell’Isola vivevano circa 15.000 persone, ma nel 1936 erano più del doppio; facile intuire il motivo, anzi i motivi, comuni al resto del Delta del Po e del Polesine.
Il territorio fa parte del Delta del Po, del Parco Veneto omonimo e del più ampio territorio costituito dalla “Riserva di Biosfera Delta del Po” Unesco. La parte sud/ovest è lunga circa 45 km. da Santa Maria in punta a Bacucco, si estende per tutta la lunghezza del Po di Goro, il quale è anche confine tra le Regioni Veneto ed Emilia-Romagna.
PONTI: a garantire il collegamento con il resto della provincia di Rovigo e con la provincia di Ferrara i seguenti ponti. Sulla SR 495 il ponte che collega il territorio di Adria ed attraversa il Po di Venezia lungo 1015 metri. Sulla medesima direttrice, il ponte che attraversa il Po di Goro nei pressi di Ariano, oltre al vecchio ponte che assicura il collegamento fra Ariano Polesine ed Ariano Ferrarese. Sulla Statale Romea SS 309 il ponte fra Porto Viro e Taglio di Po che attraversa il Po di Venezia lungo 1139 metri; sulla stessa direttrice, fra Rivà d’Ariano (RO) e Mesola (FE) il ponte che attraversa il Po di Goro. Il collegamento fra l’Isola di Ariano e l’Isola della Donzella, la maggiore fra le tre del Comune di Porto Tolle, è assicurato dal ponte che attraversa il Po di Gnocca o della Donzella, nei pressi di Cà Tiepolo, sede del Comune di Porto Tolle. Ma i ponti più caratteristici sono quelli nell’estremo Delta, i ponti di barche: quello di Santa Giulia sul Po di Gnocca e quello di Gorino sul Po di Goro.
Dal punto di vista idrogeologico sono presenti e ancora visibili dei paleo-alvei, antichi alvei del fiume Po abbandonati, inglobati nei fertili terreni circostanti. A testimonianza della giovinezza del territorio i terreni sono torbosi e diventano più sabbiosi man mano che ci si avvicina al mare. Sono ancora visibili, sopravvissute a dissennate attività di cava, alcune dune fossili, testimoni dell'antico confine col mare, formatesi più di 2.000 anni fa.
Sino alla costruzione delle grandi arginature nel XX secolo l'isola è sempre stata soggetta ad alluvioni sin dai tempi antichi. L'isola di Ariano non è stata coinvolta nell'alluvione del 1951; ha tuttavia subito in anni recenti due alluvioni, entrambe dovute alla rottura dell'argine sul Po di Goro:
il 20 giugno 1957, la rotta in località Ca' Vendramin allagò circa 7.700 ettari;
il 2 novembre 1960, la rotta in località Rivà allagò circa 800 ettari.
Il video che segue è opera mia, montato con foto e spezzoni di miei precedenti video, cartine ed immagini tratte da Google Earth. Purtroppo, per contenere i tempi di visualizzazione, ho omesso molte immagini, ma ho voluto dare risalto al Museo della Bonifica di Cà Vendramin e al sito di San Basilio, il primo quale testimonianza dell’immensa opera dell’uomo; il secondo per testimoniare che anche i territori del Polesine hanno “Storia” e passato al pari di altri territori molto più conosciuti e blasonati.




DAL DELTA A MELARA LUNGO IL PO NEL POLESINE

Una esercitazione grafica con GOOGLE EARTH

Google Earth è un software che genera immagini virtuali della Terra utilizzando immagini satellitari ottenute dal telerilevamento terrestre, fotografie aeree e dati topografici memorizzati in una piattaforma GIS. Il programma è distribuito gratuitamente dalla società Google.
I testi che descrivono i luoghi sono nel Portale Ufficiale del Turismo della Provincia di Rovigo:
http://polesineterratraduefiumi.it/pa...
I COMUNI NEL DELTA (in ordine alfabetico)
Adria - Ariano nel Polesine – Corbola – Loreo – Papozze - Porto Tolle - Porto Viro – Rosolina - Taglio di Po
I COMUNI LUNGO LA RIVA SINISTRA DEL PO (in ordine alfabetico)

Bergantino – Calto – Canaro – Castelmassa - Castelnovo Bariano – Ceneselli – Crespino – Ficarolo Gaiba - Guarda Veneta – Melara – Occhiobello – Polesella – Salara – Stienta - Villanova Marchesana



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