PICCOLA GRANDE CITTA' VENEZIANA
Loreo, città di mare, anzi no; ora il mare è 10 km. Provincia di Venezia, anzi no, provincia di
Adria, anzi no, provincia di Rovigo. Portus Lauredi, Lauretum, Lauredo, Loredo ed
infine Loréo. Risale a 225 anni prima di
Cristo, ad opera dei colonizzatori romani, ma dopo le distruttive invasioni barbariche di
Longobardi e Ungari, divenne territorio
veneziano. Da allora, una piccola grande città veneziana, per secoli “castello”
e presidio di difesa a sud della Repubblica
di Venezia. Nemici i Franchi, i tedeschi, i ferraresi. Occupata dai
genovesi, dagli austriaci, dai francesi ed ancora dagli austriaci.
Il centro è il “Naviglio”, ai lati i palazzi, un canale che
assicura il collegamento con il mare, attraverso il Canal Bianco e il Po di
Levante; “centro” di tutte le attività
commerciali di un tempo basate sulla navigazione. Ancora oggi alcune strade che
iniziano dal canale si chiamano “calli” come quelle di Venezia. E’ stata
capoluogo della zona (Isola di Loreo) che comprendeva Rosolina, Donada, Porto
Viro, più volte incorporate e scorporate. E’ stata sede di Pretura, fino
all’avvento del fascismo. I suoi abitanti, chiamati “loredani” hanno subito un forte ridimensionamento, come
in tutti gli altri centri della Provincia di Rovigo, a causa dell’alluvione del
1951. Loreo è stazione di transito della linea ferroviaria Rovigo-Chioggia; il
tratto Loreo-Chioggia è percorso in 25 minuti, fatto questo che contribuisce a
tenere vivo il sentimento di appartenenza ideale al territorio veneziano.
Loreo è nel Delta del
Po, il suo territorio ricade nella zona di transizione della Riserva di
Biosfera. E’ la capitale del “pan biscotto”, dove si produce ancora
artigianalmente. Avvenimento plurisecolare
è la grande Fiera di S. Michele (29 settembre) che dal 1337 è un importante appuntamento
per la gente del Delta. Ma, al di sopra di
ogni eccellenza materiale ce n’è una di carattere spirituale che vive da oltre
quattro secoli: a Loreo, ogni anno, la
vigilia della Trinità, si celebra il rito notturno dell'omonima confraternita
dei flagellanti, una parte del rito è segreto, al quale partecipano i “fradèi”,
provenienti da molte località del
Veneto, dell'Emilia, della Lombardia, del Trentino-Alto Adige e del Piemonte.
Gli iscritti a questa fraternita, sembra siano circa 3.000, quasi come il
numero degli abitanti rimasti. Per questa ricorrenza come per le altre notizie
consigliamo di leggere quanto riportato in Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Loreo)
IL VIDEO
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